Fare o non fare? Andare oltre il comune senso che si attribuisce al concetto di produttività.
86.400. È una bella somma, vero? Cosa faresti con questa cifra? Come la investiresti? Oppure la spenderesti?Prenditi qualche minuto per pensarci.
Se ci hai pensato (ma solo se ci hai pensato davvero!) puoi continuare a leggere.86.400 sono i secondi che abbiamo ogni giorno. I secondi che possiamo decidere di rendere produttivi investendoli in una qualche attività utile e proficua, oppure che possiamo decidere di buttare via, sprecare, perdere senza poterli più recuperare.
Partiamo dalle basi, però, perché è bene capire cosa s’intende con utile e proficuo, perché non basta fare o non fare qualcosa. Il punto è utilizzare il tempo in modo da averne un ritorno.Di cosa parlo in questo articolo
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Consiglio #1 - Scegli e pianifica
Consiglio #2 - Se qualcosa ti richiede meno di 2 minuti falla
Consiglio #3 - No al multitasking
Consiglio #4 – Rimuovi le distrazioni
Consiglio #5 - Imposta una routine
Last but not least: il consiglio dei consigli
4. Le domande da porsi
Cosa è utile e cosa no
Dormire è un’attività utile? Utilissima! Almeno 7 ore per notte (a meno che tu non sia una di quelle rare persone il cui fisico si accontenta solo di pochissime ore di sonno). È vero che se dormissi di meno, 6 ore o anche 5 ore, potresti fare di più durante il giorno. Forse si… o forse no.Se dormi poco per avere più tempo a disposizione, ma poi il tuo cervello è appannato, confuso, lavori a rilento e non hai abbastanza energia fisica (tra una settimana uscirà un nuovo post in cui ti parlo proprio dell’energia, anzi, di quattro energie) cosa te ne fati delle extra-ore che hai sottratto al sonno? Niente, appunto. Durante il riposo le sinapsi si normalizzano ed è dimostrato scientificamente che il sonno ha effetti benefici sull’attenzione, la memoria e la capacità di dimenticare. Dimenticare si, non è un errore; dimenticare ciò che non è evolutivamente vantaggioso per noi. Se vuoi saperne di più puoi leggere qui.
Non fare nulla è proficuo ed efficace? Si, se con il non fare nulla si intende proprio non-fare-nulla. Non fare nulla non è guardare la tele o i social. Non fare nulla è lasciare spazio al pensiero di vagare liberamente, di esplorare indisturbato da condizionamenti esterni, di formare nuovi pensieri. A molti brillanti imprenditori le migliori idee sono venute proprio durante le vacanze, in quello spazio-tempo in cui la mente si può distrarre come una nuvola in cielo, sospinta dal vento, assume mille forme e più.
Il vuoto che fa spazio
A dispetto di ciò che sembra, il tempo che dedichiamo al vuoto, all’assenza (di compiti, doveri, attività) è un tempo a cui magicamente diamo la possibilità di riempirsi di idee, pensieri, nuova energia, punti di vista più lucidi e si, dunque, di produttività.Se non si è ancora capito, lo dico proprio apertamente: caldeggio spudoratamente il concedersi qua e là il dolce far nulla. Che so non essere nelle corde di tutti, per via di quel controllore inflessibile che sta dentro tanti di noi. Quel bacchettatore morale che ci vorrebbe costantemente “sul pezzo”. Eppure, se ogni tanto ci concedessimo del sano riposo, ne gioveremmo assai.
Dopodiché si passa all’azione. Finita la siesta, recuperate le forze, trovate le idee, è il momento di far fruttare il tempo.
Tra le x·mila tecniche, trucchi e segreti sulla gestione del tempo, ti racconto 5 consigli che io trovo più utili e che applico costantemente.
5 consigli + 1 per essere più produttiva
Consiglio #1 - Scegli e pianifica
Pianificare le attività che devi svolgere sulla base del tempo che hai a disposizione (imprevisti inclusi) è la prima regola aurea. Scrivere nero su bianco cosa devi fare e quando farlo, ti aiuterà a non perdere pezzi per strada e, al contempo, a non perderti in attività di poco valore.Ma come far stare in agenda le mille milioni di attività che hai ogni giorno da fare? Puoi provare a strizzarle, spingerle, accorparle, farne 3 insieme... ma il risultato è sempre lo stesso: arrivare a fine giornata con un terzo delle cose non fatte, stanchezza e frustrazione.
Il trucco è un'abile opera di taglia e cuci, più tagli che cuci, invero, grazie al quale far rimanere solo ciò che serve davvero. Un po' come quando vai per shopping e compreresti tutto... peccato che non sempre si possa. E allora, scegli quel paio di capi che con una spesa congrua ti faranno svoltare la stagione. Il rapporto costo/beneficio la vince su tutto.Per riuscire in questa impresa, a volte ardua, perchè scegliere è una delle più belle libertà che abbiamo ma anche una delle più grandi trappole, puoi scaricare questo ebook. Include anche un bellissimo planner giornaliero creato appositamente per te e per me dalla mia amica grafica Carolina Frangipane
Consiglio #2 - Se qualcosa ti richiede meno di 2 minuti falla
Parola di David Allen. Ogni attività che hai in mente di dover svolgere ma non hai ancora concluso occupa un certo spazio mentale, rimane come un ciclo aperto, un sassolino nella scarpa, piccolo ma fastidioso, in grado di distrarre la tua attenzione quel poco che basta per influire sulla tua produttività. Concludere tutta una serie di attività che richiedono un tempo brevissimo ti consentirà di liberare spazio mentale, di chiudere cicli.
Consiglio #3 - No al multitasking
Il multitasking? No, no, no e ancora no! È il peggior nemico della produttività. E non importa che tu sia donna, sia cresciuta da sempre facendo 25 cose contemporaneamente, etc. Il massimo del multitasking che ti concedo è stare al telefono con la tua amica mentre stiri o guardare la tele mentre cucini (che sia un piatto semplice, però!) Per il resto il multitasking è bandito, vietato, negato. Fidati! Ne guadagnerai in produttività e salute. Se non ci credi, leggi qui. Trovi anche un esercizio facile e veloce (meno di 5 minuti) per avere la prova provata che il multitasking è una fregatura.
Consiglio #4 – Rimuovi le distrazioni
Analizza quali sono le principali fonti di distrazione e rimuovile. Chiediti cosa ti fa perdere maggiormente tempo nell’arco della giornata e cerca un modo per ovviare. È il telefono? Puoi silenziarlo, scaricare app che ti aiutino a non guardarlo, tenerlo lontano dal PC per non cadere nella tentazione di guardarlo. È il traffico? Puoi chiedere in ufficio di ripianificare i tuoi orari di lavoro.Ora che lo smart working è diventata una realtà presente e (più o meno) accettata puoi proporre di lavorare le prime due ore da casa per muoverti verso l’ufficio in orari meno trafficati. Sono le mail? Disattiva le notifiche dal PC e datti soltanto due o massimo tre momenti nella giornata per controllarle. Se c’è una questione di vita o di morte, ti chiameranno al telefono…
Consiglio #5 - Imposta una routine
La parola routine può sembrare noiosa, può togliere romanticismo alla nostra voglia di vivere come artisti in balia del desiderio di decidere ogni istante cosa fare e cosa non fare… Tuttavia, siccome al 99% non sei un’artista (e comunque anche gli artisti sono molto più rigorosi di quanto il pensiero comune non ci faccia credere) una routine ti può salvare la giornata. Il pilota automatico ti porterà sempre e comunque dove devi andare, anche quando sei distratta, quando sei stanca e in affanno. Il tuo subconscio lavorerà per te.
Last but not least: il consiglio dei consigli
Tutto quello che hai letto sopra rappresentano strumenti validi per gestire meglio il tempo, ma ciò che serve di più, ciò che può fare la differenza tra riuscirci e no è solo una cosa: Il cambio di mindset. Concentrati sul risultato. Non fare tanto per fare. Non incaponirti per un mero esercizio di stile, per avere la soddisfazione di dire “ce l’ho fatta!”. Non perdere tempo su ciò che non serve. Guarda al risultato.Il breve percorso che ti ho suggerito nel consiglio #1 ti aiuta a metterti sulla strada giusta per cambiare approccio e prospettiva da cui guardare la tua fantomatica, fantasmagorica, fantascientifica to-do-list. Perché, se sei sincera con te stessa, lo sai anche tu che in una giornata normale non riuscirai a farci stare il milione di cose che hai scritto da fare. Pianifica poco e bene per arrivare a sera fiera di aver concluso ciò che ti era preposta e che meritava di essere fatto, per tutto il resto ci sarà tempo…
Le domande da porsi
Ha senso per me insistere su questa cosa?Cosa voglio ottenere con questa attività?
Come potrei ottenere lo stesso risultato con meno tempo e meno sforzo?
Impara a porti queste domande, ma soprattutto a darti delle risposte oneste e sincere.