Chi sono blognewsletter contattami
Chi sono blognewslettercontattami


Socrate, la maieutica e il coaching

Laura Citterio
Executive coach
Qualche mattina fa, mentre ascoltavo il bravissimo Matteo Saudino (se avete voglia di ripassare un po’ di filosofia – se non addirittura di impararla, ve lo consiglio!) riflettevo sul fatto che il coaching deve la sua essenza a Socrate e al suo modo di fare filosofia. La mia arte maieutica è simile a quella delle levatrici, ma ne differisce in questo, che essa […] provvede alle anime generanti e non ai corpi. […] questo io ho in comune colle levatrici: anche io sono sterile, sterile in sapienza. (Socrate) La madre di Socrate era una levatrice. Ed è proprio da lei che il filosofo prende ispirazione per definire la sua filosofia maieutica. Poiché per Socrate la verità non può essere insegnata, perché risiede dentro ogni uomo, compito del filosofo è quello di farla emergere, portarla alla luce, proprio come una levatrice fa con un neonato. Nel Teeto, Platone dà voce a Socrate per descrivere in cosa consiste l’arte maieutica; quella capacità del filosofo di traghettare la verità, di condurre il suo interlocutore alla ricerca delle risposte per mezzo del dialogo. Un dialogo fatto per lo più di domande del filosofo e di risposte del discepolo. Socrate non possiede la conoscenza, eppure può condurre i suoi interlocutori alla ricerca della verità. E che cos’è il coaching se non un dialogo, tra il coach e il suo partner, volto a portare alla luce la verità del partner, per mezzo delle domande che pone il coach?

Il dialogo socraticoach

Ci sono tre momenti salienti del dialogo socratico e, a ben vedere, li ricollego a tre aspetti fondamentali di una sessione di coaching. 1. MOMENTO DISTRUTTIVO: SO DI NON SAPERE Il primo a non sapere è il coach. “Sterile di sapienza” esattamente come Socrate. Il coach non sa qual è la risposta giusta per il partner. Non esiste “una” risposta giusta. Ognuno deve trovare la “sua”, quella che gli appartiene. Al contempo il coach scardina i pensieri ricorrenti, le convinzioni limitanti, le etichette predefinite. Porta alla luce il “so di non sapere” del partner. Distrugge per fare spazio. Solo se c’è vuoto può arrivare il nuovo. Qui inizia la ricerca della verità. Se so di non sapere, inizierò a ricercare; se ricerco trovo la verità. 2. IRONIA Una delle firme stilistiche del modo in cui Socrate fa filosofia è quella sua capacità di far cadere in contraddizione i suoi interlocutori, al fine di svelare le false conoscenze. Anche il coach porta alla luce le contraddizioni del partner. Gli fa notare i circoli viziosi. Quegli anfratti dove spesso si infila quando resiste all’idea di cambiamento, quando non vuole uscire dalla propria zona di comfort, quando vorrebbe rinunciare al cambio di prospettiva, “perché, in fondo, se ho sempre pensato così perché dovrei iniziare a ragionare diversamente?”  3. MAIEUTICA Ciò che più di tutto che mi ha fatto pensare all’analogia tra filosofia socratica e coaching è proprio la maieutica. Come Socrate partiamo dalla stessa convinzione: non abbiamo un insegnamento da instillare nei nostri partner, non abbiamo una verità da calare dall’alto a chi si affida alla nostra guida. Ma abbiamo la responsabilità di portare i nostri interlocutori all’identificazione della verità, che risiede dentro ciascuno di noi, attraverso la ricerca. Nella scuola di coaching che ho frequentato, uno degli insegnamenti di cui ho fatto tesoro è quello sulla curiosità. Non una curiosità pettegola o fine a sé stessa. Ma una curiosità vera e autentica. Una pratica per indagare nel profondo il pensiero altrui, la prospettiva, il modo di pensare. Quando una cliente afferma, ad esempio: “Non sono abbastanza brava in xxxx”. Chiedere: “Qual è la misura di questo abbastanza?” oppure “come saresti se fossi abbastanza?”  o ancora “Abbastanza rispetto a cosa?” può aprire porte inaspettate. E allora può accadere di scoprire che quell’abbastanza risale ad un certo tipo di educazione alla quale non si fa più riferimento da anni, eppure ha instillato un’idea predefinita, un pensiero da scardinare. Dietro quell’abbastanza c’è una nuova verità da tirare fuori. Ogni punto fisso è un punto mobile da cui partire per la ricerca della verità. Non è una ricerca facile, quella della verità dentro di sé. È una ricerca che passa dalla distruzione, prima di arrivare alla ricostruzione. Per lasciare spazio al nuovo si deve necessariamente rimuovere il vecchio e spesso lasciar andare ciò che è sempre stato è arduo. Il naufrago aggrappato al pezzo di legno che lo tiene a galla fatica a staccarsene per allungare il braccio e dare la mano a chi lo porterà in salvo. Ogni punto fisso è un punto mobile per partire alla ricerca della verità (Socrate)

Il potere delle domande semplici

Se la ricerca è un processo complesso, le domande non possono essere da meno. Anzi, in verità, le domande sono semplici e più sono semplici nella loro struttura, più mettono a nudo. Più sono semplici più sono efficaci. Ciò che è articolato è quello che smuovono. E allora capita spesso che il partner si fermi, in cerca di una risposta, che a volte non arriva subito. Come è giusto che sia. Capita che avverta la fatica del lavoro di introspezione che sta compiendo. Capita che faccia resistenza ad una risposta che non vuole ascoltare. Andare alla ricerca della verità è scomodo e faticoso.  Scardinare quelli che sono i pensieri, i punti di vista, le credenze che ci hanno accompagnato per tanto tempo non è cosa da poco. È un viaggio che porta ad esplorare mete inaspettate. Ed è per questo che serve coraggio e forza di volontà per essere intrapreso.

Domande per te

Su cosa vorresti portare alla luce la verità? Quali sono i pensieri più difficili per te da scardinare? Quali sono le domande che non hai il coraggio di farti?

Libera ispirazione

Se hai voglia di approfondire la filosofia con un taglio decisamente meno barboso di quello che (presumibilmente) ti sei sorbito al liceo, oppure se sei neofita della materia ma ti incuriosisce, ti consiglio di leggere: la filosofia non è una barba di Matteo Saudino. In questo spezzone di “Tra le nuvole”, il tagliatore di teste George Clooney riesce a ribaltare la prospettiva dell’impiegato che ha appena licenziato con una sola domanda. Illuminante. Se questa riflessione ti è piaciuta e sei curiosa di scoprire di più di me e del mio lavoro puoi iscriverti alla mia newsletter. Sarà l’occasione per iniziare insieme un dialogo più profondo e speciale. Ti aspetto! [mailerlite_form form_id=3]
Vuoi saperne di piu'?

Ultimi aggiornamenti dal Blog

Vedi tutti gli articoli
Ciao, sono Laura

Executive Coach a Milano

Sono una Executive e Team Coach con un forte background in Economia e dinamiche d'impresa.

Mi occupo di Percorsi di Business Coaching Individuali per donne e imprenditrici che vogliono acquisire consapevolezza e di Business Coaching per Aziende che vogliono portare benessere e leadership etica nei luoghi di lavoro.

Vuoi conoscermi meglio?

conosciamoci
Cosa dicono di me

Leggi le mie Recensioni

  • Luisa B.

    Head of Dei Emeai – Oberrieden (CH)
    Essendo anche io una coach, conosco il valore del coaching e delle immense possibilità di esplorazione di noi stessi che ci offre. È pero' importante essere affiancat* da un* professionista competente che sia in grado di creare una atmosfera sicura in cui si può'
    esplorare insieme ma anche avere una guida per raggiungere gli obiettivi preposti.

    Laura e' una coach attenta e super in gamba. Con lei ho intrapreso il percorso Semente. Partendo dal mio NAP - Neuro Agility Profile- ho esplorato delle aree di me che ancora non avevo avuto il coraggio di affrontare o che per qualche motivo davo per scontate. Ho
    aumentato la consapevolezza di me stessa soprattutto nei momenti di pressione e ho identificato alternative che mi permettessero di superare quei momenti, proprio come quando nuotiamo e dobbiamo superare un’onda un po' più' grossa delle altre.

    La cosa per me più gratificante e che ne vedo i benefici sia nell'ambito professionale, dove mi trovo ad affrontare alcune situazioni in maniera più' consapevole, ma soprattutto in
    ambito personale dove ho capito che alcune reazioni o dinamiche erano legate ad aree apparentemente non connesse.

    Laura ha uno stile attento e garbato.
    Riesce a strappare un sorriso (e talvolta una lacrima) in ogni sessione ma sempre con una grandissima attenzione alla persona e al suo stato nel momento del coaching.
    Leggi di più
  • M.R.

    Brand Marketing Manager
    Ho iniziato un percorso di coaching con Laura perché pensavo ad un cambio di vita dovuto alla mia inquietudine professionale e non solo.

    Grazie a lei ho compreso da dove arrivavano le inquietudini e la necessità di lavorarci su un livello più profondo. Comprendermi di più mi ha permesso di migliorare la mia autostima. Mi è molto piaciuto l’approccio intimo ma anche concreto.
    Leggi di più
  • Francesca

    Farmacista | Catania
    Grazie a Laura sono riuscita a scavare di più in me stessa e a capire e modificare ciò che non mi permetteva di essere me stessa al 100%.

    Laura mi ha permesso di comprendere, passo dopo passo, facendomi ragionare e accompagnandomi nei miei ragionamenti e nelle mie percezioni ciò che mi portava disagio e che mi faceva “nascondere” perché non riuscivo ad affrontare la situazione di petto la disponibilità, il sorriso, la sua dolcezza e il suo modo di dire le cose con fermezza ma anche con leggerezza e soprattutto con il sorriso.

    Sempre lì pronta a comprendere e a indirizzarti nella strada giusta! Assolutamente un ottimo coach.

    Ho conosciuto Laura durante un periodo difficile un po’ per tutti. Per me, la quarantena dovuta al Covid, è stato un periodo non solo difficile ma anche molto impegnativo e stancante non solo dal punto di vista fisico e lavorativo ma soprattutto dal punto di vista emotivo. Durante la giornata tipo si susseguivano emozioni completamente differenti tra
    loro... paura, ansia, tenerezza e lucidità mentale continuavano a “ballare” dentro di me nella speranza di fare sempre la scelta giusta e il più rispettosa possibile sia nei miei confronti sia verso la comunità. Ci voleva polso, fermezza ma anche tanta tenerezza, immedesimazione e concretezza nei confronti di quei clienti/pazienti che si sono rivolti a me e che da una parte desideravano sostegno e aiuto ma dall’altro si sentivano quasi non
    compresi nel momento in cui cercavamo di fargli rispettare le regole.

    In tutto questo periodo così faticoso, Laura è stata un’ottima coach che con pazienza, dedizione, disponibilità e tanti sorrisi mi è stata accanto sopportandomi e supportandomi giorno dopo giorno.
    Leggi di più
crossmenu